martes, 22 de marzo de 2011

feste e guerre: simultaneamente

fiestas y guerras
simultaneamente
disastro nuclare/Fallas

Valencia/Fukushima, generazioni
[generaciones]

Valencia, Las Fallas
Sono feste di interesse turistico internazionale che si svolgono ogni anno nella città spagnola di Valencia dal 1 al 19 marzo in onore di San Giuseppe, patrono dei falegnami. Il culmine dei festeggiamenti si ha però nell'ultima settimana ed in particolar modo dal 15 al 19 marzo.
Le celebrazioni per la festa iniziano il primo di marzo quando la Fallera Major (regina della festa, eletta in un concorso di bellezza insieme alla Fallera Major Infantil e alla Cort Fallera), dal balcone del comune della città, da il permesso al senyor pirotècnic di cominciare la mascletà.
Le mascletàs sono spettacoli nei quali vengono fatte scoppiare numerose file di petardi creando un effetto davvero assordante; ogni giorno si ha una mascletà fino ad arrivare all'ultimo giorno della festa, quando si esibisce il pirotècnic più accreditato. Dal 16 fino al 19 di marzo, ogni giorno alle 2 del pomeriggio nella Plaça de l'Ajuntament si celebra questo eccezionale spettacolo, che riunisce una media di cinquemila persone al giorno.
Las Fallas prendono il nome dalle costruzioni artistiche fatte di materiali combustibili, come cartapesta e legno, che rappresentano figure e composizioni di elementi tratti dalla attualità valenziana. Queste costruzioni, definite come monumenti, sono delle colossali creature che artisti e scultori locali realizzano durante tutto il corso dell'anno. Nella maggior parte dei casi esse rappresentano, in forma satirica, personaggi e situazioni tratte dall'attualità valenziana.
Il costo economico di questi monumenti viene sopportato da una sorta di club di quartiere denominati anche essi falla, gestiti da una cosiddetta Commissione Fallera. Ogni anno vengono premiate quelle che riescono a emergere per la spettacolarità, per le dimensioni o per i temi trattati.
Il culmine della festa si ha nelle notti del 18 e 19 marzo. La notte del 18, denominata La nit del foc rappresenta l'apice della passione dei valenciani per gli spettacoli pirotecnici. Infatti, per le strade della città è facile imbattersi in persone che lanciano petardi o improvvisano spettacoli pirotecnici. Il tutto ha termine nella spettacolare esibizione pirotecnica che, intorno alla mezzanotte, tiene tutti i valenciani col naso all'in su per circa mezz'ora. La notte del 19 viene denominata Cremà, durante la quale tutte le fallas costruite vengono bruciate in altissimi falò.
Questa festa è molto sentita dai valenciani e tra le più famose delle già famose feste della Spagna, tanto da richiamare migliaia di visitatori dalla penisola iberica e non solo.
La festa delle Fallas è gemellata con quella dei Gigli di Nola, che si tiene la prima domenica dopo il 22 di giugno in onore di San Paolino

Fukushima Daiichi, Nippon
Le centrali che hanno subito i maggiori danni sono state quelle di Fukushima Daini (Fukushima II) e, in particolare, Fukushima Daiichi (Fukushima I), situate a circa 11 km l'una dall'altra nella prefettura di Fukushima. I reattori attivi a Fukushima I erano i n. 1, 2 e 3, mentre altri tre erano stati spenti per manutenzione. Questi si sono disattivati automaticamente dopo la scossa, ma i sistemi di raffreddamento sono comunque risultati danneggiati, causando un surriscaldamento incontrollato. Il livello dell'acqua negli impianti è sceso sotto i livelli minimi di guardia in tutti e due i siti, e pertanto è stata dichiarata l'emergenza nucleare (la prima nella storia del Giappone). Alle 15:40 (6:40 UTC) dell'11 marzo il reattore n. 1 di Fukushima I ha subito la fusione delle barre di combustibile e un'esplosione visibile anche dall'esterno, che ha provocato il crollo di parte delle strutture esterne della centrale. In un'ora sarebbero state rilasciate più radiazioni che nell'arco di tempo di un anno. Il 12 marzo si è verificato lo stesso problema al reattore n. 3 della stessa centrale. Per contenere il surriscaldamento è stato autorizzato il rilascio controllato di vapore e si è proceduto all'irrorazione dei reattori con acqua di mare e acido borico (capace di assorbire neutroni e rallentare la reazione del combustibile). I gas dispersi dalle esplosioni e dal rilascio di vapore hanno diffuso nell'atmosfera ioni radioattivi di iodio 131. La successiva evacuazione ha interessato 110 mila persone nel raggio di 30 chilometri dall’impianto di Fukushima I. Il 14 marzo si è interrotto l'impianto di raffreddamento del reattore n. 2, subito irrorato con acqua marina e boro. Nella notte del 15 marzo è avvenuta un'esplosione, con successivo incendio, al reattore n. 4: anche se spento, il guasto all'impianto di raffreddamento ha impedito di contenere il surriscaldamento dovuto al decadimento naturale del combustibile nucleare, e questo ha portato alla vaporizzazione dell'acqua della piscina di soppressione in cui è immerso il reattore e alla successiva reazione tra vapore bollente e lo zirconio che riveste le barre di combustibile; l'acqua attorno al reattore si è prosciugata portando il surriscaldamento fuori controllo. Gli incendi e la radioattività hanno reso problematico l'accesso negli impianti dei tecnici che cercavano di riprendere il controllo dei reattori. Tuttavia, i contenitori primari (vessel) dei reattori interessati dagli incidenti (n. 1, 2, 3 e 4) hanno resistito alle esplosioni e al surriscaldamento. Gli avvenimenti sono stati provvisoriamente classificati al livello 6 sulla scala INES dall'Agenzia atomica francese

Valencia: generi, lotte, pericoli, contaminazioni, maschere, facce, strade, porte, notizie, immagini, fuochi, culi, sessi, aerei, feste, guerre, simultaneamente

[géneros, luchas, peligros, contaminaciónes, máscaras, caras, calles, puertas, noticias, imagenes, fuegos, culos, sexos, aviones, fiestas, guerras, simultaneamente]

Simultaneo-a: che inizia o avviene nel medesimo tempo. Contemporaneo, sincrono: arrivo simultaneo di più persone. Traduzione simultanea: traduzione di un discorso orale effettuata a voce da un interprete contemporaneamente allo svolgersi del discorso stesso

[Simultáneo-a: que se hace u ocurre al mismo tiempo que otra cosa. Proceso de traducción: que se hace oralmente al mismo tiempo que se está pronunciando un discurso]

L'italia è uno dei paesi a maggiore rischio sismico del mediterraneo
[italia es uno de los países del mediterráneo con el mayor riesgo sísmico]

Questo è un post per mobilitare e per ricordare che il 12 GIUGNO 2011 è stato indetto un referendum popolare.
I tre quesiti referendari riguardano:
LEGITTIMO IMPEDIMENTO 
PRIVATIZZAZIONE DELL'ACQUA (decreto Ronchi)
RITORNO ALL'ENERGIA NUCLEARE
appena sapremo se si può votare dall'estero e come, pubblicheremo la procedura

[Este post es para mobilitar y para recordar de que el 12 de junio 2011 se celebrará un referéndum popular. Las tres preguntas son sobre : LEGITIMO IMPEDIMENTO - PRIVATIZACIÓN DEL AGUA (decreto Ronchi) - VUELTA A LA ENERGIA NUCLEAR
cuando sabremos cuándo y cómo se pueda votar desde el extranjero, se publicará el procedimiento]

I referendum sul legittimo impedimento e sull'energia nucleare sono stati organizzati su iniziativa dell'Italia dei Valori. Il referendum sull'acqua pubblica deriva da una iniziativa civica.

Da calendarizzare, secondo legge, tra il 15 aprile e il 15 giugno, i referendum abrogativi sono stati infine fissati per il 12 e 13 giugno.
In un primo momento, era stato proposto l'accorpamento al primo o al secondo turno delle elezioni amministrative del 15-16 maggio. Tuttavia il Ministro degli Interni Roberto Maroni ha optato per la divisione delle due consultazioni, dichiarando che «il referendum si svolgerà il 12 giugno secondo una tradizione italiana che ha sempre distinto le due date». Secondo le opposizioni parlamentari, questa decisione costerà alle casse dello stato 300 milioni di euro in più rispetto ad un ipotetico accorpamento delle elezioni amministrative col referendum.

Il giorno 11 marzo 2011 il mondo è cambiato. Nulla sarà più come prima. Siamo entrati nel post nucleare. Una nuova era in cui non ci sarà più spazio per i deliri dell'energia dell'atomo. Il Giappone si è immolato per noi, certo non volontariamente, ma è ciò che è successo. Se l'incubo nucleare che ci accompagna dal dopoguerra, da Chernobyl a Three Mile Island, cesserà (e cesserà) lo dovremo al sacrificio di milioni di persone in fuga dalla nube di Fukushima. Un esodo biblico. Neppure immaginabile. Il Giappone rischia di diventare l'isola che non c'è, un luogo dove non si entra e non si esce.

[11 de marzo 2011 El día que el mundo cambió. Nada volverá a ser como era. Hemos entrado en el post-nuclear. Una nueva era en la que no hay lugar para la energía delirante del átomo. Japón ha sacrificado por nosotros, ciertamente no ha sido voluntario, pero es lo que ha sucedido. Si la pesadilla nuclear que nos acompaña desde el posguerra, de Chernobyl hasta Three Mile Island, terminará (y terminará) lo debremos a los millones de personas que huyen de la nube de Fukushima. Un éxodo bíblico. Inimaginable. Japón podría convertirse en la isla de Nunca Jamás, un lugar donde no se puedes entrar ni salir.]

e per i quattro quesiti referendari:
per dire NO devi segnare SI:
- Vuoi eliminare il ricorso all'energia nucleare? SI
- Vuoi cancellare la privatizzazione dell'acqua? SI
- Vuoi sbarazzarti del legittimo impedimento? SI
Il referendum passa se si raggiunge il quorum = occorre che vadano a votare 25 milioni di italiane-i!

4 comentarios:

HelenLaFloresta dijo...

buenísimo post! la fiesta y la politica como continuación de la guerra por otros medios...

besos!!!

mery dijo...

Teoría de la Conspiración
¿Me pregunto porque todo pasa el día 11?

Anónimo dijo...

SIMULTANEAMENTE, Palermo : Quand’ero piccola stavo spesso a casa dei miei nonni paterni per una questione di socialità patriarcale, e mio nonno si chiamava giuseppe. Abitavamo nello stesso stabile, noi al quinto, loro al decimo piano di un palazzo di tredici, nel quartiere popolare dei cantieri navali, giusto di fronte al mare. Il panorama era l’orizzonte sempre blu e poi le gru gialle viola spaventose e un enorme spiazzo triste abbandonato pieno di rifiuti, dove c’erano solo poche case basse e decadenti. Nei giorni prima del 19 marzo si iniziavano a creare delle altissime cataste di cose, soprattutto mobili vecchi, materassi, porte, remi, di tutto e la notte tra il 18 e il 19 una vampa bruciava le cose vecchie. Mi dicevano che era il momento per bruciare tutto quello che altrimenti si sarebbe gettato via. Era impressionante anche se lo guardavo dal terrazzino lontano e dall’alto del decimo piano mentre mia nonna e mio nonno insieme preparavano le sfinci, il dolce tipico; il mio compito era « passare » la ricotta al setaccio, zuccherarla, tempestarla di grani di cioccolato e leccarmi le dita, sempre. In Sicilia le feste del fuoco sono antichissime e, in diversi periodi dell’anno, vengono ancora oggi celebrate cerimonie nelle quali il fuoco è il principale protagonista. Secondo antichissimi riti, sanno di magico, perché connesse al culto del sole e nel contempo rivestono funzione di purificazione, bruciando le influenze dannose ; infatti il rito coincide con una data astronomica: l’equinozio di primavera.
Quest’anno mi sono dimenticata della festa forse perchè la presenza di giulia, kiara e brenda qui ha lo stesso valore simbolico di una immensa costante vampa. La cronaca di questo 19 marzo a palermo la potete leggere qui perchè una festa è vero è sempre un po’ una guerra:
http://www.cinquelire.info/professionisti-e-mafia/186/palermola-tradizione-delle-vampe-di-san-giuseppe-unoccasione-per-la-mafia-per-riaffermare-il-potere-sulal-citta.html
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2011/03/19/sassi-contro-vigili-per-le.html

Anónimo dijo...

tutto "simultaneamente", il terremoto e il disastro nucleare in giappone e las fallas a valencia e las fallas e le vampe di san giuseppe a palermo e le vampe di san giuseppe e la proclamazione della guerra alla libia...
e sesso, fiamme, fame, ricordi, partenze, arrivi, ricordi:

"Il panorama era l’orizzonte sempre blu"
"si iniziavano a creare delle altissime cataste di cose, soprattutto mobili vecchi, materassi, porte, remi"
"il mio compito era « passare » la ricotta al setaccio, zuccherarla, tempestarla di grani di cioccolato e leccarmi le dita, sempre"

dare fuoco ai ricordi, connetterli al sole, bruciarli in primavera

"una festa è vero è sempre un po’ una guerra" ...e il contrario anche? può essere vero?